Impegno dei Soci a mantenere prati scalciati per circa Ha 2,40 adiacenti alle casere o territori autorizzati o di proprietà e pulizia e ripristino di sentieri e piste forestali concordate con il Comune, da forcella Tacis verso Bombasine Legname e Buteghis.
Organizzazione della GIORNATA DIDATTICA :
insegnare ai ragazzi delle scuole elementari e medie la biodiversità (fauna e flora) della riserva , attraverso un percorso guidato su cui sono stati predisposti diorami, avvalendosi di tecnici faunistici del corpo forestale e di esperienze di cacciatori locali.
A fine percorso una succulenta spaghettata attende ragazzi e insegnanti presso la sede della riserva.
In collaborazione con la sezione Federcaccia sez. di Gemona, con i proventi del trofeo dell'amicizia presso la sede della riserva, vengono organizzati eventi di beneficienza per associazioni come USL, AIL, CSR, CSRE, e per la casa di riposo di Gemona.
Ogni anno, prima dell'inizio della stagione venatoria, i soci preposti ai censimenti redigono le consistenze numeriche dei capi presenti sul territorio in forma visiva e con l'ausilio di fototrappole. I censimenti vengono poi trasmessi per tramite del Distretto Venatorio n. 3 Valli del Natisone al Servizio caccia e risorse ittiche della Regione FVG il quale concede il piano di prelievo per specie classe e sesso.
In base all'accertamento Regionale dei censimenti , la Regione stabilisce il piano di abbattimento a cui atteniamo per mantenere l'equilibrio naturale della Riserva (specie/territorio). All'interno del piano concesso vengono effettuati prelievi di prevenzione di danni causati dai cinghiali alle colture in atto. Inoltre due Soci della Riserva con corsi regolari e relativi esami proposti dalla Regione compatibilmente con i periodi indicati si adoperano al controllo del Cormorano a tutela della specie ittica. Fino a qualche anno fa era istituito anche il prelievo della specie volpe a tutela della rabbia silvestre ora debellata.
I cacciatori afferenti alla Riserva di Caccia di Gemona da oltre dieci anni partecipano a progetti di ricerca in Parassitologia e Malattie Parassitarie degli animali delle Università di Teramo e di Padova, attraverso test di screening per malattie trasmesse da vettori effettuati ad ora con circa 300 cani presso la sede della Riserva. In particolare, è stata valutata la presenza sul territorio di patogeni trasmessi da artropodi come zecche, zanzare e
flebotomi tramite analisi effettuate sul sangue dei cani dei cacciatori. Queste valutazioni sono necessarie per comprendere quale sia la reale presenza di questi patogeni che possono anche rappresentare una minaccia per l’uomo e per pianificare strategie di controllo adatte.
I cani sono stati testati per i) la presenza di anticorpi diretti nei confronti di Borrelia burgdorferi, Rickettsia conorii, Anaplasma phagocytophilum, Anaplasma platys, Babesia canis, Ehrlichia canis (trasmessi da zecche), ii) la presenza di antigeni di Dirofilaria immitis (trasmesso da zanzare), iii) la presenza di anticorpi diretti nei confronti di Leishmania infantum (trasmesso da flebotomi).
Questi patogeni possono provocare gravi quadri clinici nei cani, ma molti di essi sono dotati di potenziale zoonosico, ovvero possono essere trasmessi dagli artropodi all’uomo provocando
malattie a volte anche molto gravi. Il cane può fungere infatti da serbatoio per questi patogeni e da fonte di infezione/infestazione per i vettori. Per questo, un monitoraggio epidemiologico delle popolazioni canine di un determinato territorio è essenziale per migliorare anche la protezione della Sanità Pubblica. Dai risultati preliminari ottenuti in seguito alle analisi effettuate sui cani dei cacciatori afferenti alla Riserva di Caccia di Gemona è emerso che la maggior parte dei patogeni ricercati circola nella popolazione canina esaminata, in quanto diversi cani sono risultati sieropositivi ad uno o più dei patogeni. Pertanto, è necessario prestare particolare attenzione soprattutto nel caso in cui si venga punti da una zecca. Per effettuare un’adeguata prevenzione di queste malattie è essenziale applicare sul cane antiparassitari efficaci nei confronti di zecche, zanzare e flebotomi in maniera regolare, in modo tale da ridurre la possibilità che il cane possa infettarsi e che il patogeno venga assunto dai vettori. In questo modo, sarà possibile ridurre la circolazione dei patogeni tra gli artropodi vettori e di conseguenza la possibilità che le persone entrino in contatto con zecche, zanzare o flebotomi infetti e che potrebbero trasmettere le malattie.